lunedì 16 gennaio 2017

La Dipendenza dal Gaming Online

Cari lettori,
Quest'oggi ho deciso di scrivere a proposito del Gaming Online cercando di andare oltre all'aspetto ludico e di approfondire gli aspetti psicologici che nasconde.

In psicologia dello sviluppo viene sottolineata l'importanza dell'attività ludica del bambino e del ragazzo durante la crescita in quanto fondamentale per l'apprendimento delle regole, dell'interazione ed integrazione sociale e per la formazione della personalità.
Un videogioco online consente di mettere in pratica le regole del gruppo: l'assunzione dei ruoli, il
confronto, gli scambi e la comunicazione.
Storicamente a partire dagli anni 60' con la creazione dei primi videogiochi e delle prime console si è approdati grazie all'arrivo di internet, negli anni 90-2000 a vere e proprie comunità di gioco online, quindi di interazione di gruppi di persone che giocano “da soli ma insieme”.
Ma qual'è la conseguenza della dipendenza da videogiochi?
Questa è inserita tra le New Addiction, quindi tra le dipendeze in cui non è implicato l'intervento di alcuna sostanza chimica.







Questo tipo di dipendenza è caratterizzata da diversi sintomi:
-quantità di tempo dedicato al videogioco
-trascurazione di altre attività
-riduzione delle relazioni interpersonali
-grosse spese di denaro nell'acquisto dei giochi e dei loro contenuti aggiuntivi
-problemi fisici (mal di testa o dolori alla schiena e agli arti)
-irascibilità e stress durante la sessione di gioco
-cattiva igiene del sonno
-calo delle prestazioni scolastiche
-totale immersione nell'attività e alterata percezione del tempo






Chi gioca online entra in un'esperienza di flusso, così definita perché caratterizzata da un totale coinvolgimento e assorbimento dell'individuo nell'attività che sta svolgendo a tal punto da allontanarlo dalla realtà. Come già accennavo i videogiochi spesso danno l'illusione di trovarsi in compagnia di altre persone e risulta difficile rendersi conto che si è in una stanza da soli e che il mondo in cui si è immersi è virtuale e non reale. Non c'è nulla di sbagliato nel giocare con altri player online ma a molti ragazzi succede di pensare di essere nella realtà.
Il rischio più grande è infatti l'isolamento sociale, al quale si aggiungono i sintomi elencati precedentemente.

Come in ogni cosa è necessario avere moderazione ed un'educazione all'attività ludica del gaming online è essenziale, specialmente per i giovani di oggi che stanno crescendo a stretto contatto con le nuove tecnologie. In qualsiasi ambito della vita i comportamenti eccessivi sono un segnale di allarme per i genitori che devono imporre regole ben precise sull'utilizzo dei videogiochi come dare un limite di tempo, se necessario da decidere prima di cominciare il gioco, proporre attività alternative al termine del tempo stabilito, scegliere giochi adatti all'età del proprio figlio e non consentire l'utilizzo della console in camera da letto. Un'attento monitoraggio da parte dei genitori allontana i giovani dalla possibilità di sviluppare dipendenze e di isolarsi a livello sociale.

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