Cari lettori, oggi ho deciso di condividere con voi il progetto Net Children Go Mobile che identifica alcuni dei temi che verrano trattati sul nostro blog, buona lettura!
Con la creazione del progetto Net Children Go Mobile la Commissione Europea si è impegnata a studiare il cambiamento, nell'utilizzo di internet, tra
i ragazzi europei.
I ragazzi ormai vivono in un ambiente
“mediale” in cui la quotidianità è caratterizzata da una forte
integrazione di esperienze offline ed online grazie alle nuove
tecnologie e strumentazioni.
Le attività online sono sia
vantaggiose che rischiose per i ragazzi, ed è su questo che il
progetto si interroga: se le mutate condizioni dell'accesso e
dell'uso di internet aumentino o riducano i rischi che i ragazzi
incontrano online, o li espongano a nuove esperienze rischiose.
I paesi che hanno partecipato sono: Danimarca,
Italia, Regno Unito, Romania, Belgio, Germania, Irlanda, Portogallo e
Spagna.
Il campione rappresentativo ha
coinvolto 3.500 ragazzi utenti di internet tra i 9 e 16 anni, e i
loro genitori in 7 paesi europei.
Le ricerche hanno preso in
considerazione aspetti sociali, strumentali e comportamentali quali i luoghi di accesso, la maggioranza di genere, le piattaforme di accesso, i tempi e gli orari di accesso, l'età del primo utilizzo, le attività online, la sicurezza percepita, la competenza di utilizzo e i contenuti.
Uno tanti obbiettivi della ricerca è quello di individuare i rischi legati ad un eccessivo e scorretto utilizzo della rete.
Dalle statistiche emerge che nell'ultimo decennio la quantità dei rischi per i minori sul web è cresciuta notevolmente sia per il numero di partecipanti attivi che per i destinatari dei contenuti.
Dalle statistiche emerge che nell'ultimo decennio la quantità dei rischi per i minori sul web è cresciuta notevolmente sia per il numero di partecipanti attivi che per i destinatari dei contenuti.
Bisogna però considerare che
l'esposizione al rischio non produce necessariamente dei danni, tuttavia è fondamentale identificare quali ragazzi sono più o meno vulnerabili di fronte ad esperienze problematiche e quali invece sono in grado di gestirle.
Secondo i dati di Net Children in
Italia il 6% dei ragazzi si è sentito turbato o a disagio da qualche
esperienza online, ma la media europea è del 17%.
Uno dei fenomeni più comuni, se si
pensa alle esperienze rischiose online, è il Cyber -bullismo di cui
i 13% dei ragazzi ne è stato vittima e di questi l'8% ne è stato
turbato.
Il Sexting, cioè l'esposizione e
condivisione di immagini o messaggi sessuali, accade per il 5%
dei ragazzi tra 11 e 16 anni. Invece, il 23% dei ragazzi, sempre tra gli 11 e i 16 anni, ha visto immagini pornografiche su internet o altrove.
Un ulteriore preoccupazione, sopratutto dei genitori, è il contatto con persone sconosciute, che genera paura e rappresenta un pericolo vista l'ingenuità dei giovani. Secondo i dati di Net Children il 22% dei ragazzi italiani è stato contattato da persone sconosciute offline e il 10% ha poi incontrato le persone conosciute online.
Un ulteriore preoccupazione, sopratutto dei genitori, è il contatto con persone sconosciute, che genera paura e rappresenta un pericolo vista l'ingenuità dei giovani. Secondo i dati di Net Children il 22% dei ragazzi italiani è stato contattato da persone sconosciute offline e il 10% ha poi incontrato le persone conosciute online.
In risposta ai rischi, Net Children ha pensato a quali sono le figure che possono ridurre l'esposizione negativa dei ragazzi ad Internet e che possono aiutarli come mediatori: fondamentale è il ruolo della famiglia, in particolare quello dei genitori, che attraverso un attento monitoraggio e supporto sociale possono ridurre le attività a rischio legate all'utilizzo della rete. Sia la scuola con gli insegnanti, che la famiglia possono agire da mediatori attraverso l'educazione mediale, la condivisione delle attività online dei figli, il divieto di utilizzare specifici siti web e la spiegazione del corretto utilizzo di Internet.
Nessun commento:
Posta un commento