Cari lettori, oggi vorrei parlarvi del cyberbullismo un tema a mio avviso molto delicato e che coinvolge gran parte dei giovani che stanno crescendo a contatto con i nuovi mezzi di comunicazione.
Il cyberbullismo è un fenomeno che consiste nell'intimorire, minacciare, denigrare, insultare e offendere attraverso l'utilizzo di strumenti telematici quali siti web, e-mail, social network, sms, chat, telefonate. E' un atto aggressivo ripetuto nel tempo, continuo e sistematico.
Oggi il 34% del bullismo avviene online e coinvolge un gran numero di adolescenti.
L'8% degli studenti dice di essere stato, almeno una volta, bullo online e 1 su 10 banalizza il proprio comportamento dicendo che si trattava di uno scherzo.
La maggior parte dei giovani molestatori non si rende conto di quanto il proprio comportamento può nuocere e creare danni psicologici agli altri, causando spesso depressione e nei casi peggiori portare al suicidio.
Il cyberbullismo è un'estensione del bullismo ma risulta essere più invasivo ed insidioso perché può raggiungere le vittime in qualsiasi momento del giorno e della notte senza quindi limiti di tempo e di spazio.
Le vittime sono generalmente deboli e incapaci di difendersi da sole e proprio per questo motivo vengono prese di mira.
Il cyberbullismo richiede minore esposizione del tormentatore rispetto al bullismo proprio per una delle principali caratteristiche di questo fenomeno: l'anonimato, che permette di nascondere facilmente la propria identità o di creare un falso profilo.
Risulta essere molto più semplice, infatti, ferire un altro quando si è nascosti dietro ad una tastiera o ad uno schermo che con la propria voce o con la forza.
Il cyberbullismo è un fenomeno che consiste nell'intimorire, minacciare, denigrare, insultare e offendere attraverso l'utilizzo di strumenti telematici quali siti web, e-mail, social network, sms, chat, telefonate. E' un atto aggressivo ripetuto nel tempo, continuo e sistematico.
Oggi il 34% del bullismo avviene online e coinvolge un gran numero di adolescenti.
L'8% degli studenti dice di essere stato, almeno una volta, bullo online e 1 su 10 banalizza il proprio comportamento dicendo che si trattava di uno scherzo.
La maggior parte dei giovani molestatori non si rende conto di quanto il proprio comportamento può nuocere e creare danni psicologici agli altri, causando spesso depressione e nei casi peggiori portare al suicidio.
Il cyberbullismo è un'estensione del bullismo ma risulta essere più invasivo ed insidioso perché può raggiungere le vittime in qualsiasi momento del giorno e della notte senza quindi limiti di tempo e di spazio.
Le vittime sono generalmente deboli e incapaci di difendersi da sole e proprio per questo motivo vengono prese di mira.
Il cyberbullismo richiede minore esposizione del tormentatore rispetto al bullismo proprio per una delle principali caratteristiche di questo fenomeno: l'anonimato, che permette di nascondere facilmente la propria identità o di creare un falso profilo.
Risulta essere molto più semplice, infatti, ferire un altro quando si è nascosti dietro ad una tastiera o ad uno schermo che con la propria voce o con la forza.
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