mercoledì 18 gennaio 2017

Le tipologie di cyberbullismo

QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI CYBERBULLISMO?

Cari lettori cerchiamo ora di identificare quelle che sono le diverse tipologie di cyberbullismo.
Il cyberbullismo è come abbiamo già visto un fenomeno molto ampio e vario che può manifestarsi in differenti forme.





FLAMING: questo termine si riferisce all'utilizzo di messaggi elettronici, violenti e volgari, mirati a suscitare conflitti verbali online. Sono messaggi provocatori e ostili inviati da un utente alla comunità o a un singolo individuo. Non sempre è presente una vittima come nel bullismo ma i partecipanti sembrano "scontrarsi" ad armi pari. Il flaming può verificarsi all'interno di una chat o durante lo svolgimento di un videogioco online (game), sembra infatti essere coinvolto maggiormente il genere maschile rispetto a quello femminile. Se si verifica in queste circostanze possono essere presi di mira i giocatori principianti che hanno meno esperienza con il gioco, ma che sentendosi protetti dall'anonimato possono rispondere in maniera aggressiva e offensiva alle provocazioni e agli insulti ricevuti, alimentandoli.

HARASSMENT: questa tipologia di cyberbullismo consiste nell'invio di messaggi molesti e offensivi  ripetuti nel tempo attraverso l'utilizzo di sms, e-mail e telefonate fastidiose o mute. L'harassment è caratterizzato da asimmetria di potere tra cyber-bullo e vittima e da persistenza del comportamento aggressivo da parte del tormentatore; la vittima, talvolta, risponde in maniera altrettanto aggressiva con l'intento di fermare il proprio molestatore tuttavia la relazione tra i due risulta essere sbilanciata.
Il cyber-bullo per rafforzare il proprio comportamento potrebbe coinvolgere i propri contatti online invitandoli a partecipare alle offese e si parlerebbe in questo caso del fenomeno "harassment con reclutamento volontario".







CYBERSTALKING: questo tipo di cyberbullismo risulta essere più invadente rispetto ai precedenti, l'aggressore infatti non si limita ad infastidire la vittima attraverso messaggi e chiamate intimidatorie ma la vittima inizia a temere per la propria incolumità fisica. Questa tipologia di attacco si può riscontrare in presenza di relazioni particolarmente conflittuali con coetanei o con vecchi partner che non si vogliono arrendere alla fine di una relazione. La situazione può essere aggravata dalla diffusione nella rete di documenti riservati come materiale sessualmente esplicito, video intimi e manoscritti personali.

DENIGRATION: il cyberbullo, in questo caso, ha come obbiettivo quello di diffondere informazioni false o offensive riguardo ad un proprio coetaneo per danneggiare la sua reputazione e la sua rete di amicizie. Il molestatore agisce attraverso la pubblicazione nella rete di immagini reali o fotomontaggi o videoclip talvolta anche sessualmente espliciti che ridicolizzano la vittima e la rendono vulnerabile e attaccabile da parte di tutta la comunità online (reclutamento involontario). Questa forma di cyberbullismo si verifica spesso nelle scuole anche nei confronti degli insegnanti attraverso la condivisione degli episodi della vita in classe attraverso fotografie o videoclip reali o modificati.






IMPERSONATION: è una forma di cyberbullismo che consiste nel mettersi nei panni di qualcun'altro in questo caso di un compagno di scuola o di un insegnante attraverso l'utilizzo di sms, e-mail, social network. Supponiamo che un ragazzo riesca ad ottenere l'account di un compagno e inizi a inviare messaggi intimidatori nei confronti di coetanei ed insegnati mettendo così a repentaglio la reputazione della vittima ed i suoi rapporti interpersonali. Diversamente il cyberbullo potrebbe creare un nuovo profilo fingendo di essere qualcun'altro e facendosi così raccontare episodi personali e privati per poi condividerli sulla rete.






OUTING AND TRICKERY: il cyberbullo si pone inizialmente in maniera amichevole nei confronti di quella che sarà la sua vittima. Agisce quindi attraverso l'inganno: dopo aver registrato e salvato le confidenze spontanee (outing) di un coetaneo, o immagini o video intimi e personali decide in un secondo momento di renderli pubblici condividendoli e diffondendoli sul web attraverso l'utilizzo di blog, e.mail e social network. Diversamente può accadere che il cyberbullo solleciti con l'inganno (trickery) l' "amico" a pubblicare informazioni intime e private su se stesso per poi diffonderle ad altri utenti della rete.

EXCLUSION: consiste nell'escludere un utente da un gruppo online o dal proprio gruppo di amicizie online, da una chat o da un gioco interattivo. Così facendo la vittima si sente profondamente offesa e riscontra una netta riduzione dei propri collegamenti amicali e della propria popolarità. Nella società odierna, infatti, la leadership di un giovane studente è determinata non solo dalle amicizie reali ma anche da quelle virtuali.

CYBERBASHING O HAPPY SLAPPING: consiste nel riprendere attraverso l'uso del cellulare un coetaneo che subisce aggressioni fisiche (schiaffi) o verbali che vengono poi condivise sulla rete. Il video può essere quindi visualizzato da tutti gli utenti di internet, commentato, votato e discusso ed in tutto ciò la vittima non è consapevole delle registrazioni che vengono effettuate.


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